Per invecchiamento demografico si intende l’aumento percentuale delle persone appartenenti alle classi d’età più avanzate in una determinata popolazione.
L’invecchiamento demografico è un fenomeno che interessa tutto il pianeta: esso è presente in modo drammatico nei paesi più sviluppati, in misura minore (ma con una elevata velocità di progressione nei paesi in via di sviluppo che adottano modelli socio-economici di tipo occidentale (Cina, Brasile, Turchia, India, Federazione Russa)
I fattori demografici che maggiormente contribuiscono all’invecchiamento della popolazione sono:
La riduzione della natalità
La riduzione della mortalità.
Con il termine speranza di vita si intende il numero medio di anni che ancora rimangono da vivere per gli appartenenti ad una determinata classe di età.

Come si deduce dalla tabella, attualmente una donna di 65 anni ha una speranza di vita di 19 anni, mentre un uomo di 65 anni ha una speranza di vita di 13 anni.
Pertanto un elemento che caratterizza l’invecchiamento della popolazione è che la vita media delle donne è maggiore di quella degli uomini.
I fattori ritenuti responsabili della maggiore aspettativa di vita della donna sono rappresentati da probabili fattori genetici, dalla azione protettiva antiaterogena degli estrogeni e dalla minore esposizione a noxae ambientali.
La più precoce mortalità degli uomini è attribuibile, oltre che a fattori biologici, anche a fattori socio-economici. Infatti, alcune cause di morte colpiscono più frequentemente il sesso maschile (ad es. incidenti stradali, cardiovasculopatie, ecc.) e tali cause sono legate a specifici fattori di rischio, quali alimentazione, abitudini di vita, stress, ecc.
Il paese che vanta la maggiore longevità femminile è il Giappone (83.3 anni di speranza di vita), mentre l’Islanda è il paese con la maggiore longevità maschile (77 anni di speranza di vita).
Con il termine indice di vecchiaia si intende il rapporto percentuale tra la popolazione in età uguale o superiore a 65 anni con quella di età inferiore a 15 anni; un indice di vecchiaia buono indica una elevata natalità ed una ridotta percentuale delle classi di età avanzate; al contrario un alto indice come quello italiano (106%) indica una maggiore percentuale di soggetti anziani rispetto alla quota giovanile della popolazione.
Con il termine indice di dipendenza si intende il rapporto percentuale tra la popolazione in età uguale o superiore a 60 anni con la quota di popolazione di età compresa tra 20 e 59 anni; questo indice rappresenta il divario tra la popolazione che si trova in piena attività lavorativa rispetto alla quota dei pensionati e rappresenta il peso economico che una nazione con una elevata percentuale di popolazione anziana deve sostenere per la spesa previdenziale.
La durata della vita, presenta sensibili differenze in rapporto alla classe sociale ed alla attività professionale.
Una bassa scolarità e condizioni economiche precarie sono positivamente correlati alla mortalità.
Confrontando la spettanza di vita alla nascita in vari Paesi del mondo, si osserva che le Nazioni caratterizzate da un più basso sviluppo socio-economico e da un modesto tenore di vita (quali quelle del Terzo Mondo) hanno una spettanza di vita media sensibilmente inferiore rispetto ai Paesi Industrializzati.
I fattori determinanti sono molteplici:
Alimentazione ed igiene inadeguate
Misure di prevenzione insufficienti
Attività fisica logorante
Minore diffusione della cultura medica a livello di popolazione
Minore disponibilità e qualificazione dei servizi socio-sanitari
Gerontologia e geriatria
La Gerontologia è la scienza che studia l’invecchiamento e la vecchiaia
Geriatria è la scienza che studia le malattie della vecchiaia
Geragogia significa educazione all’invecchiamento, attraverso un’educazione che riguarda la persona nella sua interezza, si favorisce l’adattamento ai cambiamenti cercando di mantenere più a lungo possibile l’autonomia e l’autosufficienza.
Prestazione infermieristica = risposta ad un bisogno d’assistenza infermieristica (es. bisogno d’igiene ? assicurare l’igiene, bisogno di movimento ? assicurare il movimento ecc.)
Classificazione delle età:
Età di mezzo – 45/60 primi segni di invecchiamento
Senescenza naturale – 60/70 insorgenza di malattie
Senilità conclamata – 70/90 aumento dei problemi assistenziali e sociali
Longevità – 90 anni grandi vecchi
Fattori comuni:
Con il passare del tempo si hanno cambiamenti che non hanno una causa patologica (perdita di memoria, perdita della vista, perdita di elasticità della vescica ecc.)
Sono presenti condizioni patologiche croniche
Condizioni economico-sociali non buone
Facilità di contrarre infezioni
L’invecchiamento:
Invecchiamento primario modificazioni dell’organismo dovute al passare del tempo
Invecchiamento secondario l’invecchiamento è accelerato da stile di vita, tipo di occupazione, malattie ecc.