L’esposizione ad un ambiente freddo tende ad abbassare la temperatura corporea
Si attivano allora, nell’organismo sano, dei meccanismi di difesa che tendono da una parte a limitare la dispersione di calore, riducendo la circolazione sanguigna nelle zone periferiche del corpo, dall’altra ad aumentare la produzione interna di calore, con brividi e contrazioni muscolari.
Se il corpo è debilitato o l’esposizione al freddo è eccessiva questi meccanismi si esauriscono e in breve tempo la temperatura corporea scende progressivamente.
Ipotermia con temperatura corporea inferiore a 35°, se la temperatura è inferiore a 30° l’Ipotermia è considerata grave. Sotto i 30° il centro della termoregolazione non funziona più, la vasocostrizione e i brividi non riescono a ridurre la dispersione o produrre calore.
Sintomi e segni:
Prima fase del “brivido”
Cute fredda, asciutta, pallida e bluastra, “pelle d’oca”
Formicolii e dolore localizzati alle parti più esposte
Brivido intenso, difficoltà a parlare e a comprendere (obnubilata)
Polso accelerato (tachicardia)
Seconda fase del cedimento
Cute sudata e grigiastra
Muscoli rigidi senza brivido
Polso rallentato (bradicardia)
Vittima confusa tende ad addormentarsi
Coma e paralisi del centro del respiro se T < 28° e morte
Importante!!!
L’ipotermia protegge paradossalmente il cervello dalla mancanza di ossigeno.
Primo soccorso nell’assiderazione
In questa circostanza è necessario:
Valutare le funzioni vitali, trattandone le alterazioni
Rimuovere gli abiti umidi e/o bagnati
Avvolgere il paziente in coperte calde ed asciutte
Somministrare bevande calde e zuccherate, ma non alcolici
Se il paziente non è sveglio, non risponde alla chiamata e respira, metterlo in posizione laterale di sicurezza
Controllare le funzioni vitali fino all’arrivo del soccorso medico