PROCEDURA – RILEVAZIONE – TEMPERATURA CORPOREA – TC

Assistenza

RILEVAZIONE – TEMPERATURA CORPOREA – TC

definizione

La regolazione della temperatura corporea è controllata continuamente dall’ipotalamo,

definito come il termostato del corpo umano

L’ipotalamo percepisce piccoli cambiamenti della temperatura corporea e stimola i necessari cambiamenti nel sistema nervoso, nel sistema circolatorio, nella cute, nelle ghiandole sudoripare e nei meccanismi che controllano il brivido per mantenere l’omeostasi

Si possono identificare due tipi di temperatura, quella interna e quella cutanea: la prima riguarda i tessuti profondi del corpo, come ad esempio la cavità addominale, mentre la seconda rappresenta la temperatura della cute, dei tessuti sottocutaneo e adiposo

La febbre é un sintomo, ma é anche un meccanismo di difesa delI’organismo perché aiuta combattere le infezioni

È uno dei parametri vitali in grado di fornire un dato obiettivo sulla situazione del paziente

Febbre: Aumento della temperatura interna del corpo durante il riposo da 37,1°C a 38,2°C

Febbre alta: Oltre i 38,2°C

Iperpiressia: Sopra i 40,0°C

L’elevazione dei valori massimi della temperatura causata da alterazioni dell’ipotalamo (virus etc..), è comunque una reazione positiva dell’organismo

raccolta

L’OSS deve valutare:

Età Sesso

Grado di collaborazione (Capacità psico-fisiche di tollerare la procedura – Comprensione)

Grado di autonomia nel movimento e nelle cure igieniche parziali o totali

Stato cognitivo (Orientamento spazio-tempo – Comprensione – Linguaggio….)

Stato emotivo (Ansia – Preoccupazione – Irrequietezza)

Stato sensoriale (Vista – Udito – Sensibilità degli arti e mobilità)

Presenza di Demenze (Alzheimer – Parkinson – Invecchiamento)

Condizioni generali della cute: Integrità pulizia – presenza di: Lesioni – Piaghe da decubito – Infiammazioni – Infezioni – Secchezza – Gonfiori – Macerazioni – Escoriazioni – Irritazioni – Secrezioni (integrità pulizia)

Se manifesta o presenta: Dolore – Sudorazione – Disagio

Presenza di eventuali azioni di resistenza o non accettazione della procedura

Fattori che influenzano la temperatura corporea

Età: Nel bambino la temperatura è più alta poichè l’ipotalamo è immaturo mentre nell’anziano è più bassa poichè l’ipotalamo è meno attivo.

Fattori fisiologici: Esercizio fisico, ormoni sessuali e tiroidei, alimentazione e ritmo circadiano

Fattori emotivi: Ansia, ira, emozioni in genere, preoccupazione, irrequetezza

Fattori ambientali: la temperatura esterna modifica la temperatura corporea

Sintomi della febbre: Cefalea – Osteoartalgie – Malessere generale – Inappetenza – Sonnolenza – Fotofobia – Disidratazione – Tachicardia – Polipnea – Nausea – Vomito.

Il monitoraggio della temperatura corporea nel tempo può essere visualizzato graficamente attraverso la curva termica

Le fasi della febbre:

Prodomica: Il paziente accusa i sintomi, ma non c’è ancora rialzo termico

Insorgenza: Puo’ essere graduale, o rapida, aumento del tono muscolare per favorire la produzione di calore,  vasocostrizione, vasocostrizione, orripilazione, aumento della FC e FR per sopperire alla maggiore richiesta di ossigeno da parte delle cellule, convulsioni se sale rapidamente, e oliguria.

Acme Febbrile: Puntata massima della temperatura

Deferescenza: Caratterizzata da sudore, avviene per crisi se scende rapidamente, per li si se cala gradualmente, il pz avverte caldo e suda

Può essere per Crisi (in pochi minuti – può essere fatale) o per Lisi (graduale in poche ore)

Crisi Convulsive Febbrili: Si manifestano, con un brusco aumento della temperatura, dovuti a processi virali, i più colpiti sono i bambini, i sintomi sono: perdita di coscienza revulsione oculare, sguardo fisso, crisi tonica e respiri rumorosi

La crisi avviene dai 3 ai 5 minuti al max se supera i 30 min è un male epilettico

Tipi di febbre:

Febbricola:non superiore a 38°C soprattutto al mattino, tipica nei tumori, infarti etc..

Febbre lieve: dai 38°C ai 38,5°C

Febbre moderata: dai 38°C ai 39°C

Febbre alta dai 39°C ai 40°C

Febbre altissima o iperpiressia oltre i 40°C

A seconda dell’andamento di quest’ultima, si identificano i seguenti tipi di febbre:

Febbre intermittente: Quando tra un rialzo termico ed il successivo la temperatura torna su valori normali Febbre remittente: Quando tra un rialzo termico ed il successivo la temperatura si abbassa senza raggiungere valori normali

Febbre continua: La temperatura si mantiene costantemente al di sopra della norma con oscillazioni non superiori a 0.5°C

Febbre ondulante: Periodi con graduali aumento della temperatura seguiti da graduale diminuzione

Febbre ricorrente: Picchi e cadute rapide di temperatura, tipico nella fase della crescita

Certe tipologie febbrili, sono più frequentemente legati a determinate patologie:

Febbre intermittente: Sepsi, Ascessi, Peritonite, Infezioni batteriche.

Febbre remittente: Infezioni batteriche, Infezioni virali.

Febbre continua: Sesta malattia, Tifo.

Ipotermia Quando la temperatura scende al di sotto dei 35°C può essere periferica dovuta ad assideramento, cioè ad una prolungata esposizione al freddo, o centrale, dovuta a farmaci alcol droghe, anestetici, o a cachessia

Segni dell’ipotermia confusione mentale, cute fredda e pallida, non sempre compaiono i brividi

Ipertermia Grande aumento della temperatura dovuta a una produzione di calore maggiore rispetto alla dispersione (colpo di calore)

E’ di competenza dell’Operatore Socio Sanitario:

Controllare la documentazione sanitaria per eventuali prescrizioni, limitazioni, indicazioni terapeutiche, condizioni cliniche del paziente

Controllare se sono documentate altre procedure di assistenza e se sono sorti problemi durante la loro attuazione

Preparare una strategia educativa per la cura di se, coinvolgendo anche i caregiver

Verificare la necessità di collaborazione e l’eventuale disponibilità di altri operatori sanitari

materiali

Termometro appropriato

Coprisonda monouso per termometro

Contenitore (reniforme o barattolo)

Lubrificante idrosolubile e guanti monouso

Penna e documentazione sanitaria per la registrazione dei valori

Metodi di misurazione della TC:

Ascellare: termometro a mercurio od elettronico sotto l’ascella tra i 3 ed i 5 minuti (consigliato dopo i 2 anni). La piu’ usata e la più igienica tempo 10 min

Rettale: termometro a mercurio od elettronico per un minuto nell’ano. Rileva la T interna, 0,5 piu’ alta di quella ascellare

In bocca: termometro a mercurio od elettronico per un minuto sotto la lingua (non adatto ai più piccoli). Dai 3 ai 5 min rilevaun valore più alto di 0, 3 rispetto alla sede ascellare, è fonte di errore se si è assunto bevande o cibi caldi e freddi.

Nell’orecchio: inserire la sonda dell’apparecchio computerizzato nell’orecchio e premere il pulsante (risultato immediato)

I termometri più utilizzati in medicina sono:

Termometri al mercurio: La tossicità del mercurio spinse negli anni novanta alla progettazione di termometri elettronici e termometri che utilizzano liquidi diversi dal mercurio. Entrambi questi tipi possono essere usati per via orale, ascellare e rettale. (A partire dal 3 aprile 2009 i termometri a mercurio (che è un metallo considerato dannoso per la salute) sono stati banditi dal mercato italiano, secondo quanto previsto da una direttiva dell’Unione Europea, applicata attraverso l’entrata in vigore del DM 30/07/2008)

Termometri digitali: Caratterizzati da un display in cui si visualizza la temperatura, rappresentano probabilmente la scelta migliore perchè coniugano un’elevata affidabilità ad un basso costo. Possono essere impiegati sia per via rettale (se hanno sonda flessibile) sia per via orale e ascellare

Termometri a cristalli liquidi: Sono strisce di plastica che misurano la temperatura quando appoggiate sulla fronte, non sono raccomandabili per la bassa affidabilità dovuta alla scarsa precisione.

Termometri a raggi infrarossi: Auricolari, grazie alla speciale forma a cono, una volta inseriti nell’orecchio, rilevano la temperatura del timpano. Fra i vantaggi si possono elencare la rapidità (due secondi circa), la facilità d’uso, l’innocuità e l’accettabilità da parte del paziente, ma, per contro, vanno impiegati con molta cautela, se non utilizzati correttamente possono infatti determinare letture errate (anche di qualche grado).

Valutare sempre nel paziente le seguenti problematiche:

Non autosufficienti e/o anziani

Presenza di lesioni neurologiche

Immobilizzati



Ambiente tranquillo illuminato

Garantire microclima ottimale (umidita’, temperatura e ventilazione)

Garantire privacy (tirare la tenda, far uscire eventuali visitatori)

Divisa in ordine

Cartellino di riconoscimento

Lavaggio mani con antisettico o sapone

Utilizzo di guanti

Utilizzo mascherina, occhiali e/o sovracamice, se necessario e/o richiesto

esecutiva

Rilevazione T.C. In sede orale:

Rimuovere il termometro elettronico dalla base per la ricarica, verificare che la temperatura non sia superiore ai 34°C e applicare il coprisonda monouso

Porre la sonda nell’area sublinguale in corrispondenza del pavimento buccale e chiedere all’assistito di serrare le labbra per mantenere la sonda in sede

Attendere per 10-20 secondi il segnale acustico indicante che la temperatura è stata stimata

Osservare se il valore continua a salire

Rimuovere la sonda dalla bocca dell’assistito e rimuovere il coprisonda premendo l’apposito pulsante

Riporre il termometro in carica e registrare la temperatura sulla documentazione clinica

Rilevazione T.C. In sede rettale:

Aiutare l’assistito ad assumere la posizione di Sims con la gamba superiore flessa ed esporre solo la regione anale

Rimuovere il termometro dalla base, togliere la sonda rettale dall’alloggiamento e controllare che la temperatura sia inferiore ai 34°C

Applicare il copri-sonda monouso e sopra questa applicare il lubrificante

Separare i glutei dell’assistito con una mano per rendere visibile lo sfintere anale Chiedere all’assistito di fare un respiro lento e profondo. Inserire la sonda nell’ano in direzione dell’ombelico per 2,5 cm nel caso di un bambino e per 4 cm nel caso di un adulto

Non forzare durante l’inserimento della sonda

Mantenere la sonda in sede fino al segnale acustico

Ripetere se necessario

Rilevazione T.C. In sede ascellare:

Rimuovere il termometro elettronico dalla base per la ricarica, verificare che la temperatura non sia superiore ai 34°C e applicare il coprisonda monouso

Aiutare l’assistito ad assumere una posizione comoda e esporre l’area subascellare togliendo i vestiti

Posizionare il termometro a metà del cavo ascellare, addurre e flettere il braccio sul torace dell’assistito

Attendere il segnale acustico

Osservare se il valore continua a crescere

Rilevare il valore e rimuovere il termometro dal cavo ascellare

Rimuovere la sonda dall’area subascellare dell’assistito e rimuovere il coprisonda premendo l’apposito pulsante

Riporre il termometro in carica e registrare la temperatura sulla documentazione clinica.

Rilevazione T.C. In sede timpanica con termometro ad infrarossi:

Rimuovere il termometro timpanico dalla base della ricarica, controllare che la lente sia pulita e applicare il copri-sensore monouso

Inserire il sensore nel cavo uditivo assicurandosi che si adatti bene

Evitare di fare forza per inserire il sensore troppo in profondità

Durante l’inserimento tendere il padiglione auricolare in senso cranio-posteriore

Ruotare l’impugnatura del termometro verso la mascella Azionare lo strumento e al segnale acustico leggere la temperatura

Rimuovere il cono monouso spingendo l’apposito pulsante, mettere il termometro in carica e pulire lo strumento

Registrare il valore nella documentazione clinica

Rilevazione T.C. In sede temporale con termometro a contatto:

Rimuovere il termometro dalla base, verificare lo stato della batteria, verificare che la lente sia pulita (nel caso non lo sia utilizzare una soluzione alcolica per la pulizia) e applicare il copri-sensore monouso

Liberare dai capelli la zona dell’arteria temporale e misurare la temperatura solo nella zona della fronte esposta

Posizionare il sensore a contatto con l’area esposta della cute e azionare lo strumento

Spostare lo strumento fino alla zona temporale della fronte; sempre tenendo spinto il pulsante spostare il sensore sul collo posteriormente al lobo dell’orecchio

Rilasciare il pulsante dello strumento e attendere per 15 secondi prima di leggere il valore

Per eseguire un secondo rilevamento bisogna attendere almeno 30 secondi

Rimuovere il copri-sensore e riporre il termometro in carica

Pulire lo strumento e tenerlo a riparo da temperature estreme

Registrare il valore nella documentazione clinica

Avvisare il medico/infermiera se presenta valori T.C. superiori a 38°

Se la T.C. e’ superiore ai 38°C, alleggerire l’assistito dalle coperte.

Eventualmente posizionare un sacchetto di ghiaccio sulla fronte o sull’inguine dell’assistito previa indicazione infermieristica.

valutativa

Corretta esecuzione della manovra (I parametri vitali – PAO, FC, FR, TC – sono indicatori indispensabili per definire lo stato di salute di una persona)

Corretta gestione degli apparecchi per la rilevazione Ottenere dati relativi alla temperatura corporea

Rilevare alterazioni della temperatura corporea Valutare la risposta del paziente ai trattamenti terapeutici e diagnostici

Valutare il progredire dello stato di salute del paziente in rapporto alle variazioni della temperatura corporea In caso di ipertermia segnalare i sintomi dell’assistito (dolori, iperidrosi, brividi) Monitorare quotidianamente a orari fissi la temperatura corporea

Al fine di verificare le variazioni della temperatura corporea vanno accuratamente registrate su appositi grafici

Ridurre la produzione di calore: Ridurre attività fisica, favorire il riposo, nella fase di eferescenza coprire il pz mentre nella fase di deferescenza scoprire e eseguire spugnature, curare il microclima e solo su prescrizione medica applicare la borsa del ghiaccio.

Mantenere l’idratazione: Controllare la cute e le mucose, monitorare la diuresi, incentivare l’idratazione, monitorare i paramentri ( P.A.O. FR FC)

Mantenere la nutrizione: Controllo del peso, fornire alimenti nutrienti, e introdurre pochi grassi.

Mantenere benessere e sicurezza: Favorire il riposo e sonno, curare l’igiene del cavo orale, prevenire prolematiche della febbre

Educare il paziente sugli aspetti della termodispersione, prevenzione, idratazione e sull’uso di antipiretici

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